PERCORSI RELIGIOSI

Urgnano e le sue chiese

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Due Gioielli da scoprire

Il visitatore che arriva dall’antico ingresso di via Matteotti, non può che rimanere letteralmente a bocca aperta.
Una grande piazza di forma semicircolare circondata da portici, fanno da cornice all’imponente edificio in stile neoclassico della chiesa prepositurale.

Al suo fianco svetta la torre campanaria del Cagnola, magnifico esempio di eleganza e di ingegneria che ne fanno una delle più belle torri campanarie d’Italia.

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La Chiesa
Prepositurale

Le prime notizie sulla presenza di una chiesa in Urgnano, risalgono al XIV (Sinodo del 1304), quando è attestata la presenza di “Martinus presbiter”, rappresentante della chiesa di San Nazario

L’edificio attuale è stato realizzato tra il 1770 e il 1787 su progetto di Filippo Alessandri.

La facciata, in Ceppo Gentile di Brembate rispecchia lo stile neoclassico tipico della seconda metà del Settecento, esalta la purezza e linearità, che conferiscono insieme severità ed eleganza all’edificio.

La chiesa, rivolta a nord-est ed è costituita da un prospetto ampio quanto la navata retrostante con ai lati i due corpi, che nascondono la sporgenza delle cappelle laterali arretrate rispetto alla facciata stessa. Più bassi rispetto alla parte centrale e si raccordano tramite due modiglioni in pietra, sui quali siedono due angeli

La parte principale della facciata è costituita da un settore centrale leggermente arretrato rispetto a quelli laterali, dove trova posto uno sfondato ad arco sorretto da colonne corinzie a tutto tondo che ospita l’ingresso principale costituito da un elemento architettonico che incornicia il bassorilievo raffigurante il Battesimo di Gesù.

La cornice orizzontale, seguendo i piani della facciata, delimita un fregio al di sopra del quale è posto un timpano triangolare che contiene l’orologio in una cartiglia sagomata. Sul punto più alto vi è la statua della Madonna con il Bambino, mentre sui lati sono poste le due statue dei Ss. Nazario e Celso a cui la chiesa è dedicata.

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L'interno della Chiesa

Internamente la Chiesa, di recentemente completamente restaurata, si presenta ad unica navata, suddivisa da due grandi arcate in tre campate.

Ai lati delle campante, le cappelle raccordate ai pilastri con parete strombata, in stucco scanalate e dorate poggiano su basamenti di arenaria, il tutto completato con capitelli corinzi, sorretti da architravi con fregi e un cornicione praticabile

Al di sopra di esso le volte a vela coprono le tre campate.

In ognuna delle tre campate sono presenti due cappelle (a destra e sinistra), ognuna delle quali è dedicata a Santi, scene del nuovo testamento o alla Figura della Madonna (Madonna del Carmelo, Natività di Maria, Madonna del S. Rosario)

Sui due pilastri, tra la seconda e la terza campata sono collocati due pulpiti.

Un grande arco trionfale raccorda la navata al presbiterio; quest’ultimo è sopraelevato rispetto alla navata di sette gradini, ha pianta rettangolare coperta da volta a tazza e si completa in un coro absidato.

Al centro del presbiterio l’altare maggiore, interamente realizzato con pregiatissimi marmi bianchi e verdi.

La sagrestia, a pianta rettangolare, è illuminata da quattro ampie finestre. Coperto da volta a vela; al centro vi è un affresco che ricorda il Sacrificio di Isacco.

Al di sotto del presbiterio, si può accedere alla cappella dello scurolo. Anch’essa strutturata su tre navate, è coperta da volte che si scaricano direttamente sul perimetrale e i pilastri.

Le altre Chiese e la Commissaria Albani

La chiesa della Ss. Trinità

La chiesa della Ss. Trinità sorge appena appena fuori dall’antica cinta muraria.

Questo meraviglioso, quanto poco conosciuto edificio, testimone di arte e di fede, si presenta con una facciata molto semplice, con una porta posta centralmente e un tetto a due. Guardando attentamente, si possono ancora notare i i segni della preesistenza di un portico in facciata.

La chiesa con navata unica a pianta rettangolare è coperta con volte a botte lunettata, interamente affrescata con un ciclo dipinti denominato “Bibblia pauprum”. Sull’apside spicca tra tutti quello raffigurante la Ss. Trinità. In controfacciata è rappresentato il giudizio Universale.

La bellezza degli affreschi  e la loro maestosità, le hanno fatto meritare l’appellativo di “piccola Sistina”.